In questa pagina parleremo del funzionamento e dei guasti agli apparati A.C.E.I.
Negli esempi di seguito mostrati faremo riferimento ad una stazione abilitata "X" posta su linea a doppio binario gestita con blocco conta-assi. Le stazioni limitrofe sono denominate "A" (quella a sinistra) e "B" quella a destra e sono entrambi abilitate.
Di seguito si riporta una riproduzione del Quadro Luminoso (Q.L.) e del banco A.C.E.I. (sono stati omessi, per ragioni di spazio, alcuni tasti non legati direttamente alla formazione degli itinerari).
Gli esempi sottostanti fanno riferimento ad un itinerario di "arrivo" con un breve richiamo sulle differenze per gli itinerari di "partenza".
Le fasi di formazione di un itinerario di treno, di seguito dettagliatamente descritte, sono le seguenti:
L'arrivo di un treno, sulle linee con blocco conta-assi e automatico, è annunciato con l'accensione di un simbolo di A.T. (Annuncio Treno) sul quadro luminoso (Q.L.) e l'attivazione di una suoneria.
I binari sulla destra provengono dalla stazione di "B" quelli sulla sinistra da "A".
Per comandare l'itinerario di arrivo da B al secondo binario si individuano i nomi dei punti ORIGINE e FINALE dell'itinerario corrispondenti al segnale di protezione (ingresso) dell'itinerario stesso e a quello di partenza (termine dell'itinerario) del 2° binario verso A. Tali punti sono il "4" ed il "II".
Si individua quindi sul banco il tasto 4-II.
Per eseguire il comando si preme tale tasto e lo si mantiene premuto fino all'accensione della spia bianca che correda il tasto.
La pressione del tasto provoca la predisposizione degli "enti di cabina" alla manovra nella posizione richiesta e, in particolare:
Qualora questi non fossero di già nella posizione richiesta (come nel nostro caso i deviatoi 5a/b che erano rimasti in posizione rovescia) ne verrebbe comandata la manovra.
La manovra di ciascuno di tali deviatoi avviene purché:
Qualora esistano le condizioni suddette, il comando impartito viene registrato dall'apparato se:
La registrazione del comando si manifesta con l'accensione a luce bianca fissa della lampadina posta in corrispondenza del tasto d'itinerario 4-II ed inoltre con il lampeggio a luce bianca degli scudetti 4 e II sul Quadro Luminoso (Q.L.).
Da questo momento si può rilasciare il pulsante di comando d'itinerario.
La manovra dei deviatoi può essere vista sul banco:
Per "Verifica della libertà della via" si intende, per un movimento di arrivo:
Se tali verifiche hanno tutte esito positivo si ha il "bloccamento del percorso". Questo si manifesta sul Q.L. con l'accensione a luce bianca fissa dei c.d.b. dell'itinerario predisposto e con lo spegnimento dello scudetto del punto finale II (mentre lo scudetto del punto origine 4 continua a lampeggiare a luce bianca).
Nella nostra stazione, per l'itinerario di arrivo 4-II:
In caso di mancanza di una delle condizioni dalla "a" alla "f" il bloccamento del percorso non avviene e continuano a lampeggiare sul Q.L. gli scudetti "4" e "II".
Tale situazione può essere sorpassata, salvo in caso di mancanza della condizione "b", spiombando ed azionando il tasto TB del punto origine "4".
Tale azionamento provocherà comunque il bloccamento del percorso ed la prosecuzione delle verifiche di seguito spiegate ma comunque NON PERMETTERÁ LA DISPOSIZIONE A VIA LIBERA DEL SEGNALE "J" bensì l'attivazione del relativo "segnale di avanzamento" (se le verifiche successive andranno a buon fine).
In caso di mancanza della condizione "b", il treno sarà fatto avanzate utilizzando il tasto Tz come vedremo di seguito.
Il bloccamento del percorso garantisce che gli enti del percorso stesso (deviatoi 6a/b, 5a/b, 7a/b e 1a/b) non possano essere rimossi dalla posizione richiesta ("normale") fino a quando il treno non li ha superati ovvero fino a quando non venga annullato tale bloccamento in maniera artificiale (vedremo dopo come) dall'operatore al banco in caso di necessità, prendendo le dovute precauzioni.
Infatti pur provando a ruotare sul banco la maniglia di manovra individuale dei deviatoi 5a/b verso destra per tentare di manovrare tale deviatoio in posizione rovescia, la manovra non avrà luogo è permarrà accesa la lampada bianca di sinistra indicante l'esistenza del controllo di posizione "normale" del deviatoio.
La verifica dello stato degli enti del percorso avviene subito dopo il bloccamento del percorso (fase 2) sia che questa avvenga spontaneamente, sia che sia stata "forzata" mediante l'attivazione del tasto "TB".
In questa fase viene verificato che:
Se questa verifica va a buon fine si ha il bloccamento del "punto origine" 4. Questo si manifesta sul Q.L. con l'accensione a luce rossa fissa dello scudetto del punto origine 4 e sul banco con l'accensione a luce rossa fissa della lampada posta in corrispondenza della levetta Tl/Tm 4.
Sugli A.C.E.I. questa condizione realizza il "collegamento meccanico o elettrico" fra segnali ed enti del percorso prevista dall'art. 4 comma 9 del Regolamento Circolazione Treni (R.C.T.) e dall'art. 12 comma 1 delle Istruzioni per il Servizio dei Deviatori (I.S.D.).
Come indicato dall'art. 12 comma 2 delle I.S.D., tale collegamento è inoltre "bloccabile" ovvero la semplice redisposizione a via impedita del segnale che comanda l'itinerario (nel nostro caso il segnale "J") non provoca automaticamente lo sbloccamento degli enti del percorso (deviatoi, P.L., ecc.).
Nelle linee gestite con B.ca o con B.A. questo sbloccamento avviene automaticamente (ovvero il bloccamento non è ancora "permanente") solo se il treno si trova ancora in posizione tale da consentire il rispetto del relativo segnale di avviso (segnale "L").
Nel nostro caso il bloccamento del punto origine non diventa "permanente" fino a quando la sezione di B.ca a monte del segnale "J" (quella di arrivo dalla stazione di B) non è occupata.
Le casse elettriche di manovra dei deviatoi centralizzati possono essere:
Queste tipologie di deviatoio sono già state descritte nell'apposita pagina.
I deviatoi intallonabili a comando sono individuati sul Q.L. da un apposito simbolo che da le seguenti indicazioni:
Intallonabilità NON in atto | Intallonabilità IN ATTO | Guasto al dispositivo di
intallonabilità (non in atto, se richiesta, oppure indebitamente in atto quando non richiesta) |
Luce spenta | Luce bianca fissa | Luce bianca lampeggiante |
Nel nostro caso deve accendersi a luce bianca fissa il simbolo posto in corrispondenza del deviatoio 7a.
La mancata attivazione dell'intallonabilità a comando inibisce l'apertura del segnale "J". Mediante tasto TB possono essere attivati i segnali di avanzamento.
Una volta attivata l'intallonabilità a comando avviene la disposizione a via libera (apertura) del segnale "J" all'aspetto automaticamente previsto dall'apparato.
Condizioni perché questa avvenga sono:
Nel nostro caso si manovra a via libera il segnale di protezione "J" (aspetto giallo) e, automaticamente, il segnale di avviso "L" (aspetto verde).
L'apertura del segnale per gli itinerari di partenza è, inoltre, subordinata anche allo stato degli enti di linea ovvero:
Nelle linee con blocco telefonico non esiste condizione di blocco di linea.
Nelle linee con blocco elettrico manuale la mancanza del consenso di blocco impedisce anche il bloccamento del punto origine dell'itinerario (in questo caso il punto origine II).
In tutti i casi, qualora in qualunque momento venisse a mancare una delle condizioni previste per l'itinerario, tali segnali si ridisporranno automaticamente a via impedita pur rimanendo l'itinerario bloccato.
Nella pagina precedente avevamo visto le operazioni ed i controlli che l'apparato esegue per il comando d'itinerario ed eravamo giunti al bloccamento dello stesso ed all'apertura dei segnali di protezione della stazione.
Il treno, rispettando le indicazioni del segnale di protezione, entra in stazione impegnando, per primo, il c.d.b. n° 13.
Questo c.d.b. ha la funzione particolare di annullare la registrazione dei comandi di itinerario aventi origine dal punto 4 e quindi "occupare" in maniera permanente (disporre a via impedita) il segnale di protezione J. In gergo si usa dire che tale circuito è "permanente".
Per "occupazione permanente" di un segnale si intende non solo la disposizione a via impedita di tale segnale, ma che anche se venissero a ripristinarsi le condizioni per la ridisposizione a via libera del segnale (il c.d.b. si libera nuovamente), il segnale stesso resta a via impedita. L'unico modo per ridisporre a via libera il segnale è di ripetere il comando di itinerario dopo che quest'ultimo sia stato annullato o dal passaggio completo del treno sull'itinerario predisposto o mediante liberazione "artificiale" dello stesso mediante un apposito tasto (Tasto Tl).
Il treno avanza occupando il tratto di binario corrispondente al c.d.b. 14. Il fatto si manifesta sul Q.L. con l'accensione a luce rossa di tale c.d.b.
Il treno avanza occupando il c.d.b. 15.
Con la liberazione del tratto di binario corrispondente al c.d.b. 13 si ha:
La liberazione del punto origine è possibile anche in quanto la registrazione del comando di itinerario è stata annullata con l'occupazione del c.d.b. 13 appena il treno ha superato il segnale di protezione.
Prosegue la fase di liberazione del percorso con la liberazione del c.d.b. 14 con annullamento del bloccamento che impediva la manovra del deviatoio 6a/b.
Con la liberazione del c.d.b. 15 si ha:
Con tale operazione l'itinerario 4-II si è concluso.
Nelle linee con blocco elettrico manuale (sistema considerato oramai desueto) per la liberazione del punto finale "1" occorre:
In caso contrario, mancando quest'ultima condizione, il punto finale "1" resterà spento sul Q.L. e il tratto corrispondente al c.d.b. 2 resterà acceso a luce bianca fissa (in alcuni ACEI il c.d.b. si spegne e resta solo il punto 1 spento come indicazione che l'operazione non è conclusa).