I contenuti della pagina sono aggiornati al 25.04.2013.
Per precedenza si intende il "sorpasso" di un treno rispetto ad un altro che normalmente avviene in stazione.
Normalmente le precedenze fra due treni sono individuate nel fascicolo orario (nelle linee ove è ancora in uso) e/o nel prospetto di ricevimento dei treni (modulo M.53) presente in ogni stazione. Tale tipo di precedenza è detta normale.
Quando, per ritardi o per altre contingenze della circolazione, venga a modificarsi la successione di due treni prevista dal fascicolo orario e/o da mod. M.53, nella stazione ove ciò si verifica si determina una precedenza anormale.
Il D.M. (o D.C. o D.C.O.) deve intervenire, quando sia opportuno, per modificare la successione dei treni. Pertanto, a seconda dei casi e in relazione alla diversa importanza dei treni, egli provvede a:
trattenere nella propria stazione il treno che avrebbe dovuto partire o transitare per primo, per non pregiudicare la marcia del treno successivo classificato più importante;
licenziare in precedenza un treno che avrebbe dovuto cedere il passo nella propria stazione ad altro treno, nel caso di anticipo del primo o di ritardo del secondo.
Nel sistema classico di esercizio il dirigente movimento della stazione in cui viene a modificarsi la prevista successione dei treni deve avvisarne le stazioni interessate con il dispaccio:
C.S. ... - TRENO ... PRECEDE TRENO ... DA ...
Tale avviso deve essere esteso fino alla stazione di precedenza normale ovvero fino alla stazione nella quale si presume possa ristabilirsi la successione prevista in orario.
Il dispaccio viene trasmesso alla successiva stazione abilitata che provvede, a sua volta, alla ritrasmissione e così via.
Ciascuna stazione è tenuta ad estendere il dispaccio di avviso ai bivi incontrati di punta, nonché, in quanto la variata successione interessi treni aventi in esse fermata, alle stazioni disabilitate presenziate e fermate presenziate interposte, e ad informarne i rimanenti posti intermedi a voce.
Nella maggior parte delle linee della rete RFI non viene attuata la procedura "classica". Le linee principali della Rete sono munite di apparecchiature elettroniche (CTC classico, SCC, CCL, ATN, ecc.) per la comunicazione della successione dei treni. In altre linee della rete principale e secondaria non munite delle suddette apparecchiature elettroniche, la reale successione dei treni viene trasmessa di volta in volta alle varie stazioni mediante fonogrammi trascritti su di un apposito registro (M.100/s).
La successione dei treni ai bivi incontrati di punta può essere comunicata anche con mod. M.100/s salvo applicare le norme "classiche".
Quando la variata successione interessa treni aventi in esse fermata, alle stazioni disabilitate presenziate e fermate presenziate interposte, la variata successione dei treni deve essere sempre comunicata con il metodo "classico". Per gli altri treni la comunicazione avviene con avviso verbale.
Quando per guasto alle comunicazioni telefoniche sia impossibile avvisare una stazione o un bivio preso di punta della successione dei treni o della variata successione dei treni, deve prescriversi al treno:
"Fermate la segnale di protezione di ... comunque disposto. Il capotreno annunci per telefono il numero del treno al dirigente ed attenda istruzioni con dispaccio per il proseguimento".
In questo caso, dopo che il treno si è fermato al segnale ed il capotreno abbia annunciato al D.M. (o al deviatore del bivio) il numero del proprio treno, il DM (o il deviatore del bivio) dovrà:
Sulle linee esercitate a semplice binario i treni circolanti in senso opposto si incrociano in stazioni prefissate.
L'incrocio fra due treni può essere normale (indicato in orario o di fatto) oppure anormale (in seguito a spostamento) e la stazione in cui viene fissato è denominata sede di incrocio.
Il dirigente che licenzia un treno su linea esercitata a semplice binario deve assicurarsi che siano giunti completi tutti i treni incrocianti o comunque attesi in senso opposto. Qualora il treno sia licenziato dal capotreno, il dirigente interessato, prima di disporre a via libera il segnale di partenza, deve aver provveduto a tali accertamenti.
Gli incroci normali d'orario vengono sono elencati nei prospetti M.53 delle stazioni o, ove ancora esistenti, nei Fascicoli orario.
Nel caso di ritardo o di anticipo di uno dei due treni incrocianti od anche di entrambi ma in diversa misura, il dirigente della stazione sede di incrocio provvede a spostarlo in altra dove risulti più conveniente. La stazione sede del nuovo incrocio deve essere scelta tenendo conto dell'importanza dei treni e in modo da evitare per quanto possibile successivi spostamenti (nelle linee con D.C., è quest'ultimo a stabilire la nuova stazione sede d'incrocio).
Salvo pochissimi casi, gli incroci sulle linee a semplice binario vengono gestiti esclusivamente dai dirigenti movimento o dai dirigenti centrali operativi. In RFI esistono ancora alcune linee a scarso traffico e comunque secondarie (mi risultano tre) ove anche il personale dei treni interviene nel controllo degli incroci insieme ai dirigenti movimento o ai dirigenti unici. Visto la limitatissima incidenza di tali situazioni tali casi non vengono più trattati in questo sito.
Si precisa che le condizioni che impongono ancora il controllo degli incroci sono:
Per tali linee è stato realizzato il Fascicolo Orario (anziché il Fascicolo Linea) ed in tale fascicolo è espressamente indicato l'obbligo del controllo degli incroci anche da parte del personale dei treni. Ovviamente non sono utilizzate le Schede Treno.
Indipendentemente dagli incroci indicati in orario, una stazione deve ritenersi sede normale di incrocio di fatto quando per limitazioni di percorso, ritardi o anticipi di corsa venga a intercorrere nella stazione stessa, fra l'ora reale di arrivo di un treno e quella di partenza di altro in senso opposto, un intervallo di tempo uguale od inferiore a 15 minuti (incrocio di fatto).
Il dirigente movimento (D.M.) della stazione sede d'incrocio che intenda spostare l'incrocio stesso in altra stazione avviserà verbalmente il D.M. di quest'ultima.
Il dirigente che riceve la proposta, se non ritiene conveniente accettarla, la rifiuterà con il dispaccio:
RIFIUTO INCROCIO FRA TRENO ... E TRENO ... A ...
Se invece detto dirigente ritiene conveniente accettare la proposta:
se lo spostamento avviene fra due stazioni limitrofe abilitate senza posti di blocco intermedi o con un solo posto di blocco intermedio interposto: accetterà la proposta verbalmente;
in caso contrario (spostamento fra stazioni non limitrofe o qualora fra le due stazioni limitrofe esista più di un posto di blocco intermedio interposto) la accetterà con il dispaccio:
C.S. ... - TRATTERRÒ A ... TRENO ... PER INCROCIARE TRENO ...
È ammesso di comprendere nella proposta e nel dispaccio di accettazione più di un treno da far trattenere rispetto ad un solo treno da far avanzare oppure viceversa, indicando esplicitamente la quantità dei treni oltre al numero di ognuno. Per esempio:
C.S. ... - TRATTERRÒ A ... TRENO ... PER INCROCIARE I TRE TRENI ..., ..., ...
C.S. ... - TRATTERRÒ A ... I DUE TRENI ..., ... PER INCROCIARE TRENO ...
Non è ammesso pertanto un dispaccio del tipo «C.S. ... - Tratterrò a ... i due treni ..., ... per incrociare i tre treni ..., ..., ...».
Sulle linee gestite con blocco elettrico, in caso di guasto alle sole telecomunicazioni, lo spostamento di incrocio fra due stazioni limitrofe senza posti di blocco intermedi o con un solo posto di blocco intermedio potrà avvenire solo con l'uso del blocco elettrico. Qualora invece esistano più posti di blocco intermedi gli incroci dovranno essere mantenuti nella sede fissata dall'orario o da precedenti spostamenti di incrocio regolarmente formalizzati.
L'accettazione di una proposta di incrocio comporta che il dirigente interessato provveda tempestivamente ad assicurare l'arresto del treno da trattenersi rispetto all'incrociante.
Quando la proposta di spostamento di incrocio fra due stazioni abilitate non limitrofe è stata accettata, il D.M. proponente deve avvisare tutte le stazioni interposte con la formula:
TRENO ... INCROCIA TRENO ... A ...
Ogni stazione informerà gli eventuali posti intermedi (stazioni disabilitate, posti di blocco, ecc.) a voce.
Se una stazione abilitata interposta non può essere avvisata per guasto alle telecomunicazioni, al treno che avanza deve essere prescritta la marcia a vista in arrivo e fermata nella stazione stessa per la consegna di copia del dispaccio di spostamento d'incrocio (da trascriversi su modulo M.40).