REGOLAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA

Sistemi di esercizio

La circolazione ferroviaria di una determinata area della rete gestita da RFI è coordinata e gestita da un agente denominato "Dirigente Centrale Coordinatore Movimento" (DCCM).

Esistono 14 postazioni di coordinamento: Torino, Milano, Genova, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Pescara, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo e Cagliari.

Tali postazioni sono, a loro volta, coordinate da una postazione centrale con sede a Roma.

 

La circolazione ferroviaria viene gestita mediante due sistemi:

  1. comando a distanza degli enti (deviatoi, passaggi a livello, segnali, sistemi di distanziamento, ecc.) delle località di servizio e, per alcuni apparati di comando più performanti, anche della linea. Gli enti sono comandati e controllati da un Regolatore della Circolazione (RdC) che è ubicato fisicamente in un posto “centrale” o in un’altra località di servizio. Il RdC viene denominato DCO (Dirigente Centrale Operativo). Il DCO può richiedere agli agenti di condotta (AdC) dei convogli di svolgere alcune verifiche e operazioni sugli impianti.
    Il comando a distanza viene effettuato attraverso tre tipi di tecnologie (dalla meno alla più performante):
    1. Comando centralizzato del traffico (CTC): le linee sono gestite tramite dispositivi di comunicazione fra il posto centrale e gli apparati delle località di servizio; la sicurezza dell’esercizio è affidata a tali apparati e ai sistemi di distanziamento (blocco) presenti in linea nonché a specifiche procedure di sicurezza;
    2. Sistema comando e controllo (SCC): in tale sistema alcuni comandi e controlli ad uso del DCO garantiscono il medesimo livello di sicurezza degli apparati locali e dei sistemi di blocco;
    3. Sistema comando e controllo multistazione (ACCM): tutti i comandi e i controlli del DCO per la gestione degli enti delle singole località di servizio e, per alcune linee, anche della linea, gestiscono in sicurezza direttamente dal posto centrale gli apparati di stazione locali e i sistemi di blocco. Il posto centrale è dotato di un Apparato Centrale Computerizzato Multistazione.
  2. dirigenza locale (DL): le località di servizio sono presenziate sul posto da parte di RdC denominati "Dirigenti Movimento" (DM) che comandano e controllano, localmente, gli enti della località di servizio, presenziano il passaggio dei treni e provvedono a distanziare i treni in linea tramite i sistemi di blocco gestendo anche la circolazione dei tratti di linea afferenti al proprio impianto.

 

Alcune stazioni delle linee esercitate in comando a distanza possono essere presenziate da DM, permanentemente o temporaneamente. Tali stazioni assumono la funzione di “stazioni porta” e la giurisdizione del DM è limitata ai soli movimenti di convogli (treni e manovre) nell’ambito della stazione stessa.

 

Sulle linee a dirigenza locale:

 

Alcune linee della rete sono classificate "ad uso turistico" e la circolazione dei treni è disciplinata da speciali norme emanate da RFI, in accordo con quanto previsto dalle disposizioni di legge e dalle disposizioni emanate da ANSFISA.

 

Regimi di circolazione (sistemi di blocco)

Il distanziamento in sicurezza dei treni in linea viene assicurato mediante i seguenti sistemi di distanziamento o "regimi":

  1.  il blocco elettrico automatico (BA);
  2.  il blocco elettrico conta-assi (B.ca);
  3. il blocco radio (BR);
  4. il sistema "a spola".

 

Le linee gestite con il blocco elettrico o con il blocco radio sono suddivise in tratti, denominati sezioni di blocco, delimitati da segnali. I segnali gestiscono la circolazione in modo che in ciascuna sezione non ci sia che un solo treno per volta.

Sulle linee con blocco elettrico i suddetti segnali sono di tipo luminoso (segnalamento lateriale).

Sulle linee gestite con blocco radio i segnali sono "virtuali" (linea senza segnalamento laterale): sul terreno sono presenti solo degli appositi picchetti che indicano all'agente di condotta il punto esatto da non superare in mancanza di autorizzazione a viaggiare (autorizzazione al movimento). L'autorizzazione al movimento viene trasmessa dal blocco radio direttamente nella cabina di guida dei treni e l'agente di condotta regola marcia del proprio treno in base alle indicazioni ricevute a bordo.

 

Infine, alcune linee a scarso traffico sono esercitate con il sistema detto “a spola”. La libertà della tratta gestita a spola è comuque garantita da un sistema di conteggio degli assi.