La successione dei treni in arrivo in una stazione è normalmente rilevata attraverso appositi sistemi informatici di trasmissione del numero del treno.
In caso di loro indisponibilità, sulle linee in dirigenza locale, per comunicare una successione o la variazione di una successione deve essere utilizzata una delle procedure indicate di seguito.
Nelle linee esercitate in comando a distanza (telecomandate), in caso di indisponibilità dei sistemi informatici, il DCO comunica la successione ai DM delle stazioni porta interessate.
Ogni stazione comunica alla successiva stazione abilitata, la successione di tutti i treni da inviare verso quest’ultima, prima di immetterli in linea, con la seguente formula:
“Successione treni da … (nome della stazione): x, y, z, … (numero dei treni)”.
esempio: Successione treni da S. Giorgio: 45076, 234, 16228, 53082.
Il primo treno elencato nella successione è l’ultimo della precedente comunicazione registrata; esso va menzionato nella nuova comunicazione ma non ritrascritto.
La successione viene trascritta su un apposito protocollo telefonico M. 100 s.
Le stazioni devono disporre a via libera il segnale di protezione per un treno, solo dopo aver ricevuto la comunicazione della relativa successione rispetto al treno precedente.
In orario può essere previsto che un treno "ceda il passo" in una stazione ad un altro treno più veloce o più "importante". In questo caso si parla di “precedenza normale”.
Quando in una stazione, per ritardi o altri motivi, si deve modificare la successione di due trenir rispetto a quanto previsto nell'orario, si determina una “precedenza anormale”.
Qualora una stazione abbia comunicato alla stazione attigua una successione che deve essere modificata rispetto alla comunicazione precedente, non deve inoltrare treni fino a quando non ha comunicato la nuova successione (effettiva). La relativa comunicazione registrata deve essere preceduta dalla parola “Rettifica”.
esempio: Rettifica. Successione treni da S. Giorgio: 45076, 16228, 234, 53082.
In alcune linee a scarso traffico, invece del protocollo M. 100 s, viene comunicata solo la variata successione dei treni rispetto a quella prevista dall'orario. La comunicazione registrata viene data sul protocollo M. 100 con la formula:
“Treno ... precede treno ... da ...”.
La comunicazione registrata deve essere trasmessa da stazione a stazione.
In tutti i casi, quando ci si trovi eccezionalmente nell’impossibilità di comunicare ad una stazione la successione la variazione della successione dei treni, la stazione che invia un treno diverso da quello atteso dalla stazione successiva deve prescrivere al treno:
esempio "Fermatevi al segnale di protezione di ... (stazione attigua) ed annunciatevi con comunicazione registrata al DM/DCO comunicando il numero del proprio treno".
In tal caso il DM/DCO di quest’ultima stazione deve confermare all’Agente di condotta la validità della via libera del segnale di protezione con la comunicazione registrata:
esempio "Segnale di protezione di ... disposto a via libera per il treno ...".
Lo stesso DM/DCO da quel momento deve considerare non individuati tutti i treni che provengono dalla precedente stazione dopo quello ricevuto con la procedura sopradescritta.
Sulle linee esercitate a semplice binario i treni circolanti in senso opposto si incrociano in stazioni prefissate.
L’incrocio fra due treni può essere “normale” (indicato in orario o di fatto) oppure “anormale” (in seguito a spostamento) e la stazione in cui viene fissato è denominata "sede di incrocio".
Il RdC che dispone per la partenza di un treno su linea esercitata a semplice binario deve preventivamente assicurarsi che siano giunti completi tutti i treni incrocianti o comunque attesi in senso opposto.
Il DCO e, sulle linee esercitate in dirigenza locale, il DC, sulla base dell’effettivo andamento della circolazione ferroviaria, possono intervenire, per quanto di competenza, per spostare o disporre lo spostamento di un incrocio in caso di ritardi, anticipi, anormalità alla circolazione, ecc..
Sulle linee esercitate in dirigenza locale inoltre, se lo spostamento d’incrocio avviene tra la stazione sede d’incrocio e un’altra stazione non limitrofa, oppure fra due stazioni limitrofe abilitate da DM ma tra di esse esista più di un posto di blocco intermedio, l’incrocio stesso, previamente deciso con intese verbali fra soggetti coinvolti (DC e/o DM interessati), si intende perfezionato solo dopo che il DM della nuova sede di incrocio lo abbia confermato al DM della precedente stazione sede di incrocio con la seguente comunicazione registrata:
“Tratterrò a … treno … per incrociare treno …”.
In mancanza di tale conferma, l’incrocio non può essere spostato.
Il DM della precedente stazione sede di incrocio, dopo che l’incrocio stesso sia stato stabilito, deve avvisare le stazioni interposte, fino alla nuova sede d’incrocio, con la seguente comunicazione registrata:
“Treno … incrocia treno … a …”.