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Le norme di sicurezza per la gestione della circolazione sulla rete ferroviaria nazionale (infrastruttura ferroviaria nazionale o IFN) gestita da RFI (Gestore dell'Infrastruttura o GI) sono riportate nel Regolamento per la Circolazione dei Treni (RCT) e, per quanto riguarda le procedure di interfaccia fra il GI e le Imprese Ferroviarie (IF), nella Istruzione per la Condotta delle Locomotive (IPCL).
Tali norme di esercizio sono emanate dea RFI in applicazione dei principi
stabiliti dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (ANSF) e sono
integrate dal Regolamento sui segnali (RS) e dagli altri provvedimenti normativi
emanati da RFI (Disposizioni di esercizio, Prescrizioni di esercizio, ecc.).
Il personale addetto alla circolazione dei treni è tenuto ad intervenire ogni
qualvolta rilevi un fatto o evento che possa arrecare pregiudizio alla sicurezza
della circolazione e, nei casi non previsti, provvedere con "senno e
ponderatezza", in analogia, per quanto possibile, con le norme che disciplinano
i casi previsti.
La circolazione ferroviaria si svolge sulla rete ferroviaria nazionale (IFN),
che è costituita dalle linee (a uno o più binari), dalle
località di servizio e da altri punti caratteristici
ubicati in linea.
Le linee ferroviarie possono essere a semplice o a doppio binario.
Le linee ferroviarie a semplice binario sono attrezzate per la
circolazione dei treni nei due sensi di marcia sull’unico binario disponibile.
Nelle linee ferroviarie a a doppio binario, ciascun binario è attrezzato per la
circolazione dei treni in entrambi i sensi di marcia (linee a doppio binario
banalizzate). Si fa eccezione per alcune linee a doppio binario, definite “non
banalizzate”, i cui binari sono attrezzati solo per la circolazione sul binario
di sinistra rispetto al senso di marcia del treno; in tal caso, il binario di
sinistra è denominato “legale” mentre il binario di destra è denominato
“illegale”.
Le località di servizio, ubicate lungo le linee, svolgono principalmente funzioni di regolazione della circolazione ferroviaria. e si suddividono in:
Le stazioni sono delimitate da segnali di protezione e sono munite di segnali
di partenza. Esse vengono utilizzate per effettuare le precedenze fra treni
circolanti nello stesso senso e, sul semplice binario, gli incroci fra treni in
senso opposto. Quando non siano adibite al servizio commerciale, possono anche
denominarsi “posti di movimento”.
Fra le stazioni distinguiamo le:
Nell’ambito delle stazioni si distinguono:
Vengono denominati binari di corsa i binari di circolazione che
costituiscono la diretta prosecuzione della linea nell'ambito della stazione;
tali binari, generalmente di più corretto tracciato, sono quelli utilizzati per
il transito dei treni che non hanno fermata.
Il binario di ricevimento o di stazionamento è il binario, delimitato
generalmente da due deviatoi estremi o da un deviatoio e un paraurti, sul quale
il treno espleta il servizio di stazione.
I posti di comunicazione (PC) sono località di servizio poste su linee a doppio binario, protette da segnali di blocco con funzione di segnali di protezione, sprovviste di segnali di partenza e di impianti atti ad effettuarvi precedenze ma munite di comunicazioni per il passaggio da un binario all’altro.
Sono denominati bivi, posti di passaggio fra il semplice e il doppio binario
e attraversamenti, le località di servizio protette da segnali di blocco con
funzione di segnali di protezione, munite rispettivamente di impianti di
diramazione di due o più linee, di confluenza in binario unico di linea a doppio
binario e di intersezione di più linee.
Quando una località di servizio svolge contemporaneamente più funzioni (ad
esempio: Bivio/PC) nell’orario di servizio devono essere specificatamente
indicate tutte le funzioni svolte.
Sulle linee sono presenti altri punti caratteristici e cioè:
I posti fissi per la custodia dei PL da parte del personale addetto e i posti
fissi di vigilanza si dicono anche posti di linea.
Le località di servizio disabilitate e presenziate da agente di guardia ed i
posti di blocco intermedi presenziati da deviatore si dicono anche posti
intermedi.
Un convoglio, in generale, è un insieme di uno o più "veicoli ferroviari", con almeno una unità di trazione (locomotore o altro veicolo munito di trazione), dotato di sistema di frenatura e cabina di guida e atto a svolgere un determinato servizio ferroviario (trasporto di persone o merci, manutenzione dell’infrastruttura, soccorso ad altri convogli, movimentazione di veicoli).
Un convoglio deve muoversi con SSB in modalità treno e con l’aspetto dei segnali da treno ogniqualvolta possibile, inclusi i movimenti da un fascio di binari all’altro della medesima località di servizio e i movimenti da e verso i raccordi di stazione. Tali movimenti sono disciplinati in apposite sezioni del Fascicolo Linea (FL) con la denominazione di “Spostamenti ambito località di servizio in modalità treno”.
Un treno è un convoglio che si muove con una velocità massima ammessa per esso determinata preventivamente per ciascun punto dell’infrastruttura da percorrere.
Ciascun treno deve essere identificato univocamente da un codice
alfanumerico e dalla data di effettuazione.
La "dignità" di "treno" viene assunta da un convoglio all'atto della partenza dalla stazione di origine e conservate durante il viaggio, l’arrivo, la sosta e la partenza nei punti intermedi del percorso, fino all’arrivo nella stazione termine corsa.
Dal punto di vista dell’esercizio ferroviario i treni si classificano in: