I contenuti della pagina sono aggiornati al 26.06.2005.
La liberazione della maniglia "Mc" dalla posizione di "bloccato", a seguito della presenza di un treno in linea, avviene purché si verifichino le seguenti condizioni:
In mancanza di anche una sola delle suddette condizioni, dopo l'arrivo del treno non si avrà la liberazione della maniglia "Mc" e l'indicatore A3 del blocco resterà rosso.
Solo nel suddetto caso (più in caso di spostamento di incrocio che vedremo in seguito) il D.M. o il Guardablocco può azionare un tasto di emergenza che permette la "liberazione artificiale" della maniglia "Mc" che, così, può essere riportata in posizione normale.
Condizione "vitale" per l'azionamento di tale tasto è di essersi assicurati che il treno che si stava aspettando sia giunto completo nella propria stazione ovvero che sia tutto dentro il segnale di protezione e che abbia i prescritti segnali di coda (tabella o fanali rossi).
La mancata osservanza di tale condizione può provocare (come purtroppo in alcuni casi è successo) un inevitabile tamponamento in linea fra due treni!!!
Ovviamente tale tasto, vista la "pericolosità" dello stesso, è chiuso dentro uno sportellino a sua volta assicurato con spago e piombo numerato. Inoltre l'azionamento del tasto viene registrato su apposita "zona" (una specie di scatola nera) non accessibile dal personale del movimento.
Esiste un'altro caso in cui il D.M. è autorizzato ad azionare tale tasto di emergenza ovvero nelle linee a semplice binario quando, dopo aver richiesto ed ottenuto il consenso di blocco dalla stazione limitrofa, il treno che si doveva inviare non può più partire (per guasti o altre cause) e necessità far circolare un treno in senso opposto.
In questo caso i due D.M. concordano lo spostamento dell'incrocio e colui che aveva ricevuto il consenso di invio per il treno comunica per iscritto al collega della stazione limitrofa di annullare il consenso stesso.
Il D.M. della stazione limitrofa porta la maniglia "Mc" dalla posizione di "consenso" a quella di "bloccato" e preme il pulsante trasmettendo il segnale 3 annullando così il consenso di blocco. Quindi aziona il tasto di liberazione artificiale e riporta la maniglia "Mc" in posizione normale al fine di poter sollevare la propria maniglia "Mr" per richiedere a sua volta il consenso di blocco.
In tale situazione il treno incrociante circola non solo con la via libera di blocco elettrico ma anche con la via libera telefonica così formulata:
"SEGUITO TRENO ... (o DOPO GIUNTO MIA STAZIONE TRENO ...) CHIEDO INVIARE TRENO ... CIRCOLANTE ANCHE CON IL BLOCCO ELETTRICO".
Al quale dispaccio il D.M. limitrofo risponderà:
"(GIUNTO VOSTRA STAZIONE TRENO ...) VIA LIBERA TRENO ... CIRCOLANTE ANCHE CON IL BLOCCO ELETTRICO".
Il Blocco deve essere considerato "guasto" tutte le volte che gli operatori non possono servirsi dello stesso. Così recita, a grandi linee, l'Istruzione apposita.
Il blocco non può essere usato quando:
Tipologia del guasto | Possibili cause del guasto | Senso di marcia interessato (sulle linee a doppio binario) | Durata del guasto |
---|---|---|---|
Manca la corrispondenza di blocco ovvero pur premendo i pulsanti delle maniglie Mc o Mr non perviene alcun "colpo" o impulso nel posto limitrofo | Mancanza di corrente, interruzione dei cavi di collegamento dei blocchi, ecc. | Entrambi i sensi di marcia | Fino a quando l'operaio della manutenzione non comunica, con apposito modulo, che il blocco funziona regolarmente |
È caduta (o è presente) la barra nera sull'indicatore A1 pertanto non si può ricevere consenso, o, se già ricevuto (indicatore A1 bianco) questo non è utilizzabile (il segnale di partenza non si dispone comunque a via libera) | Il c.d.b. di occupazione del consenso di blocco è guasto (occupato) | Partenze | Fino a quando l'operaio della manutenzione non comunica, con apposito modulo, che il blocco funziona regolarmente |
L'operatore non ha sollevato la maniglia "Mr" in posizione di "richiesta" prima di chiedere il consenso di blocco | Partenze | Applicazione delle norme della "Circolare Rossa" | |
Necessità inderogabile di inviare un movimento di manovra che impegni il c.d.b. di occupazione del blocco, dopo aver ricevuto regolare consenso di blocco | Partenze | Applicazione delle norme della "Circolare Rossa" | |
Temporanea mancanza di energia elettrica dopo aver ricevuto regolare consenso di blocco | Partenze | Applicazione delle norme della "Circolare Rossa" | |
Per cause imprecisate (non dipendenti del blocco o da enti che hanno influenza sullo stesso) il segnale di partenza si è disposto a via impedita, il treno non ha fatto in tempo a fermarsi ed ha impegnato il c.d.b. di occupazione del blocco facendo cadere la barra nera sull'indicatore A1 | Partenze | Applicazione delle norme della "Circolare Rossa" | |
Altre cause non determinate in maniera ben definita e quindi non rientrabili con assoluta certezza nei casi sopra esposti | Entrambi i sensi di marcia | Fino a quando l'operaio della manutenzione non comunica, con apposito modulo, che il blocco funziona regolarmente | |
L'indicatore A1 è ritornato "rosso" prima della partenza del treno | Annullamento del consenso di blocco da parte della stazione limitrofa per errore o per situazione di pericolo | Partenze | Applicazione delle norme della "Circolare Rossa" |
È caduta la barra nera sull'indicatore A2 pertanto non si può concedere il consenso di blocco | Manca il controllo del segnale di avviso o di protezione in quanto uno di questi o entrambi sono spenti o sono indebitamente non a via impedita | Arrivi | Fino a quando l'operaio della manutenzione non comunica, con apposito modulo, che il blocco funziona regolarmente |
Altre cause non determinate | Entrambi i sensi di marcia | Fino a quando l'operaio della manutenzione non comunica, con apposito modulo, che il blocco funziona regolarmente | |
Dopo l'arrivo del treno ed il passaggio sui dispositivi di liberazione (c.d.b. di occupazione permanente del segnale di protezione e pedale del blocco) l'indicatore A3 resta rosso e la maniglia "Mc" non si libera | Guasto ai dispositivi di liberazione del blocco | Arrivi | In tale situazione il blocco non è considerato guasto ma bisogna ricorrere alle procedure di liberazione artificiale dello stesso. |
Ricevimento del treno con segnale di
avanzamento su un binario di stazione per il quale l'apparato ACE o
ACEI non prevede un itinerario di arrivo.
Ricevimento del treno con segnale di avanzamento (senza rovesciamento della leva del segnale di protezione o bloccamento del punto origine dell'itinerario) per guasti nella propria stazione. |
Arrivi | In tale situazione il blocco non è considerato guasto ma bisogna ricorrere alle procedure di liberazione artificiale dello stesso. |
Nelle suddette situazioni si distinguono due procedure:
Trattiamo di seguito solo il caso di guasto fra due stazioni abilitate (presenziate dal Dirigente Movimento - D.M.) in quanto la casistica con la presenza di stazioni disabilitate o posti di blocco intermedi è più complessa e comunque limitata a pochi casi in tutta Italia.
Sulle linee a semplice binario in tutti i casi di guasto, il blocco va considerato guasto sia per gli arrivi che per le partenze. Anche se il guasto viene rilevato in precedenza, la procedura va attuata solo nel momento esatto in cui il guasto provoca l'inutilizzabilità del blocco.
Esempio 1:
Se perdo il controllo del segnale di protezione (guasto alla lampada o mancanza del controllo di via impedita) so che non potrò utilizzare il blocco per far arrivare un treno (salvo utilizzo di un tasto di emergenza presente in alcune stazioni denominato TIllS/IB) però se devo inviare treni il blocco funziona regolarmente.
L'importante è capire che non è in sé il guasto al segnale di protezione che rende guasto il blocco. Ovvero devo verificare principalmente che sia "caduta" la barra nera sull'indicatore A2 per affermare che il blocco è guasto.
In questa situazione, fino a quando devo solo inviare treni utilizzerò regolarmente il blocco, nel momento in cui devo concedere il consenso per l'arrivo di un treno, considererò guasto il blocco sia per gli arrivi che per le partenze.
Esempio 2:
Il blocco viene considerato guasto subito in entrambi i sensi se manca la corrispondenza di blocco (non si riescono ad inviare impulsi all'altra stazione).
Sulle linee a doppio binario, se il guasto dipende da un ente che ha influenza sul blocco, il blocco va considerato guasto per il solo senso di marcia (arrivi o partenze) interessato. Negli altri casi va considerato guasto in entrambi i sensi di marcia.
Esempio 1:
Se perdo il controllo del segnale di protezione (guasto alla lampada o mancanza del controllo di via impedita) il blocco sarà guasto nel senso degli arrivi (salvo utilizzo di un tasto di emergenza presente in alcune stazioni denominato TIllS/IB) ma nel senso delle partenze il blocco funziona regolarmente.
L'importante, come per il semplice binario, è capire che non è in sé il guasto al segnale di protezione che rende guasto il blocco. Ovvero devo verificare principalmente che sia "caduta" la barra nera sull'indicatore A2 per affermare che il blocco è guasto.
L'affermazione precedente deriva dal fatto che qualche operatore considera erroneamente guasto il blocco, ad esempio, in caso di guasto al segnale di protezione che impedisca la disposizione a via libera dello stesso (ma il segnale è regolarmente acceso a via impedita cioè a luce rossa). In questo caso sull'indicatore A2 non è presente alcuna barra pertanto il blocco potrà essere utilizzato regolarmente. Saranno da prendere poi provvedimenti per l'arrivo in stazione con il segnale di protezione disposto a via impedita.
Esempio 2:
Se si occupa per guasto il c.d.b. di occupazione permanente del consenso di blocco, il blocco sarà considerato guasto nel solo senso delle partenze. L'anormalità si manifesta nel momento in cui, sollevando la maniglia Mr in posizione di "richiesta consenso", resta la barra nera sull'indicatore A1.
Esempio 3:
La presenza indebita della barra nera sull'indicatore A1 o A2 senza che si riesca ad individuare l'ente che ha causato il guasto (sul Quadro Luminoso tutti gli enti risultano regolarmente funzionanti) comporta il guasto del blocco in entrambi i sensi di marcia.
Esempio 4:
Il guasto al pedale di liberazione del blocco (ad esempio, dopo il passaggio dell'ultimo treno questo è rimasto indebitamente azionato) non comporta guasto al blocco in quanto le barre sugli indicatori A1 e A2 funzioneranno regolarmente. L'anormalità provocherà in seguito la necessità di far entrare il treno a via impedita e di dover "liberare artificialmente" la maniglia "Mc" del blocco.
Esempio 5:
Come per il semplice binario, il blocco viene considerato guasto subito in entrambi i sensi se manca la corrispondenza di blocco (non si riescono ad inviare impulsi all'altra stazione).
Individuato il guasto ed il senso di marcia interessato, i D.M. delle due stazioni limitrofe si accorderanno a voce per l'istituzione del "blocco telefonico" sul binario interessato al guasto o su entrambi i binari.
Da questo momento tutti i treni interessati al guasto circoleranno con le vie libere telefoniche (che vengono registrate su di un apposito protocollo detto M.100/VL) e partiranno dalle stazioni (se il guasto interessa anche le partenze) con segnale di partenza a via impedita mediante consegna di apposito modulo M.40/DL con il quale il treno viene avvisato:
Il treno, in questo caso, viene sempre licenziato dal D.M. (paletta).
Per l'arrivo di un treno circolante col blocco telefonico, poiché in tutti gli impianti ACE o ACEI una delle condizioni per poter rovesciare la leva del segnale di protezione o per poter bloccare il punto origine dell'itinerario di arrivo e quindi ottenere la disposizione a via libera del segnale di protezione la maniglia "Mc" del blocco deve trovarsi in posizione di "Bloccato" (o in alcun impianti di "Consenso"), il D.M. è autorizzato a portare la maniglia stessa in posizione di "Bloccato" al solo fine di ottenere la disposizione a via libera del segnale di protezione e di avviso.
Il ripristino della circolazione con il blocco elettrico può avvenire solo dopo che l'operaio della manutenzione comunica, per iscritto con modulo M.40 a M.45/a, che il blocco funziona regolarmente. Questo anche se le cause che hanno provocato il guasto si ripristinassero spontaneamente.
Una volta ricevuto il suddetto avviso, il D.M. comunica con dispaccio al D.M. della stazione limitrofa che il blocco funziona regolarmente.
"C.S. ... - DALLE ORE ... ISTRUMENTO DI BLOCCO [BINARIO ... (pari o dispari)] CORRISPONDENTE CON ... FUNZIONA REGOLARMENTE.".
La circolazione con il blocco elettrico può essere ripresa solo dopo che il D.M. che ha inviato l'ultimo treno con blocco telefonico ha ricevuto il dispaccio "giunto" dello stesso nella stazione successiva.
"C.S. ... - TRENO ... GIUNTO.".
Fino al 1963 tutte le volte che un operatore manovrava erroneamente l'Istrumento di Blocco (I.B.), la circolazione veniva regolata con le norme del guasto fino a quando non giungeva l'operaio addetto alla manutenzione a comunicare che il blocco funzionava regolarmente. Ovviamente questa procedura era causa di inutili ritardi ai treni.
Nel 1963 veniva emanata la circolare M.111/82/12.2-IE.5/1/1° R/2/102856 del 21.01.1963 detta "Circolare Rossa" dal nome del colore della copertina della circolare stessa.
Le norme di questa circolare vengono applicate nei seguenti casi:
Ovviamente i casi da 1 a 4 sono dovuti ad errori di manovra da parte degli operatori.
Le procedure applicabili a questa situazione sono due:
Negli esempi che seguono facciamo riferimento a due stazioni di nome "Alfa" e "Beta" entrambi abilitate da D.M..
I termini "Procedura 1" e "Procedura 2" sono usati in questa pagina solo per far riferimento alle due casistiche esistenti. Tali termini non sono utilizzati a livello ferroviario né a livello ufficiale, né di gergo. In gergo si parla spesso di "Procedura del semplice binario" e "Procedura del doppio binario".
Accertata l'errata manovra del blocco, il D.M. di Beta, che ha la maniglia "Mc" in posizione di consenso, trasmette a quello di Alfa il seguente dispaccio:
"C.S. Alfa - BLOCCO ELETTRICO INUTILIZZABILE FINO A NUOVO AVVISO FRA Alfa E Beta PER ERRONEO CONSENSO. SUL TRATTO STESSO CIRCOLAZIONE DA REGOLARE CON CONSENSO TELEFONICO A COMINCIARE DAL TRENO ...".
Dato tale dispaccio, il D.M. di Beta porterà la maniglia "Mc" in posizione di "bloccato" e annullerà (trasmettendo il segnale 3) il consenso dato.
Il D.M. che deve inviare un treno chiederà all'altro D.M. la "via libera telefonica" da registrare sul protocollo M.100/VL e licenzierà il treno con il modulo M.40/DL come nel caso di guasto (questo è vero in questa situazione non essendoci stazioni disabilitate o posti di blocco intermedi).
La circolazione con "via libera telefonica" resterà fino a quando circolerà sulla tratta a semplice binario un treno diretto verso la stazione che ha la maniglia Mc in posizione di "bloccato" ovvero la stazione di Beta.
Quando circola tale treno (che potrebbe anche essere il primo interessato all'applicazione delle norme della Circolare Rossa), il D.M. di Beta predispone regolarmente l'itinerario di arrivo nella propria stazione in modo che il treno, arrivando, liberi la maniglia "Mc" del blocco che potrà così essere riportata in posizione "normale". Se la maniglia non si libera per altre cause possono essere applicate, solo a questo punto, le norme per la "liberazione artificiale" della stessa.
Una volta riportata la maniglia "Mc" in posizione "normale" e accertata la completezza del treno arrivato (segnali di coda regolari), il D.M. di Beta trasmette a quello di Alfa il seguente dispaccio:
"C.S. Alfa - TRENO ... GIUNTO - BLOCCO ELETTRICO EFFICIENTE FRA Alfa E Beta.".
A questo punto si può riprendere la circolazione con il blocco elettrico.
Sia che dipenda da errore di manovra (casi 1, 2,3 e 4), che da anormalità (casi 5, 6 e 7) o da procedure particolari (caso 8), accertata la necessità di applicare le norme della "Circolare Rossa", il D.M. di Beta (che ha la maniglia "Mc" in posizione di "consenso" o di "bloccato" ovvero che deve ricevere il treno in stazione per poi istradarlo sul binario illegale) trasmetterà a quello di Alfa il seguente dispaccio:
"C.S. Alfa - BLOCCO ELETTRICO INUTILIZZABILE DA Alfa A Beta PER ... . SUL TRATTO STESSO CIRCOLAZIONE PRIMO TRENO ... (dispari o pari) DA REGOLARE COL CONSENSO TELEFONICO.".
Dal dispaccio si può dedurre che in questa situazione sarà interessato sempre un solo treno all'applicazione di queste norme.
Il D.M. di Alfa che deve inviare il treno chiederà al D.M. di Beta la "via libera telefonica" da registrare sul protocollo M.100/VL e licenzierà il treno con il modulo M.40/DL come nel caso di guasto (questo è vero in questa situazione non essendoci stazioni disabilitate o posti di blocco intermedi).
Il D.M. di Beta predispone regolarmente l'itinerario di arrivo nella propria stazione in modo che il treno, arrivando, liberi la maniglia "Mc" del blocco che potrà così essere riportata in posizione "normale". Se la maniglia non si libera per altre cause possono essere applicate, solo a questo punto, le norme per la "liberazione artificiale" della stessa.
Una volta riportata la maniglia "Mc" in posizione "normale" e accertata la completezza del treno arrivato (segnali di coda regolari), il D.M. di Beta trasmette a quello di Alfa il seguente dispaccio:
"C.S. Alfa - TRENO ... GIUNTO - BLOCCO ELETTRICO EFFICIENTE DA Alfa A Beta.".
A questo punto si può riprendere la circolazione con il blocco elettrico.