I contenuti della pagina sono aggiornati al 18.10.2024.
Nella infrastruttura ferroviaria nazionale gestita da RFI, a seconda delle caratteristiche tecniche dei veicoli (sospensioni, rodiggio, possibilità di ondeggiamento della cassa, ecc.) i veicoli ferroviari sono stati associati in quattro categorie dette ranghi.
Proviamo a spiegare il fatto con un esempio. Quando un veicolo stradale percorre una curva, a causa della forza centrifuga, tende ad essere spinto all'esterno della stessa. In strada, come in ferrovia, esistono dei "limiti di velocità" ma, per il traffico stradale, questi sono rigidi ovvero valgono, in genere, per tutti i mezzi di trasporto.
Se prima di una curva troviamo un cartello di limite di velocità a 70 km/h questo valore vale sia per una FIAT 500, sia per una bicicletta (?!?), sia per una moto da corsa, sia per un camion che per una Ferrari.
Ovviamente la Ferrari o la moto da corsa potrebbero percorrere tranquillamente la curva anche a 90 km/h senza pericolo di "raddrizzarla" in quanto la propria struttura, le sospensioni e gli ammortizzatori nonché i pneumatici hanno caratteristiche "superiori" a quelli di una FIAT 500 o di un camion. Il limite imposto dal codice della strada, però, è rigido e vale per tutti i mezzi.
Nei tracciati ferroviari, al fine di migliorare gli standard di marcia di un treno, questo limite varia a seconda delle caratteristiche del mezzo (veicoli e locomotori) che impegna un certo tratto. In questo modo sono stati individuati dei "ranghi di velocità". Questi sono pertanto legati alla struttura (specie alle "sospensioni" ovvero al rodiggio) del mezzo che percorre il binario.
I ranghi di velocità sono individuati in base a specifici valori massimi di "accelerazione non compensata" che il rotabile può normalmente sopportare. Il rango di velocità sono
I ranghi di velocità dei veicoli sono quattro ovvero:
Rango | Categoria treno ETCS | Valore di accelerazione non compensata |
---|---|---|
P | TILT 6 |
1,8 m/s² |
C | PASS 3 |
1,0 m/s² |
B | PASS 2 |
0,8 m/s² |
A | FP 2 - FG 2 |
0,6 m/s² Viaggiano sempre a rango "A" tutte le locomotive isolate esclusi i mezzi leggeri, gli ETR e gli ATR salvo alcune locomotive isolate per i quali le imprese ferroviarie hanno stabilito che possano circolare in rango "B". |
Nelle linee "storiche" (non AC/AV) la velocità massima della linea viene
indicata mediante tabelle nere con numeri bianchi. Questa è diversa a seconda
del "rango" dei veicoli in composizione al treno. Tali valori massimi sono
riportati sempre anche nell'Orario di Servizio (fiancate di linea).
Il primo numero in alto si riferisce sempre al rango A, il secondo al rango B e
il terzo, ove previsto, al rango C.
Sulle linee a doppio binario non banalizzate, per la circolazione sul binario illegale, esiste un solo rango di velocità. La velocità massima comunque non può superare i 90 km/h.
Se la variazione di velocità è in aumento, i segnali sono esposti sul punto di variazione di velocità, se è in diminuzione sono esposti in precedenza allo stesso ad una adeguata distanza.
Quando la velocità massima di un tratto di linea è sensibilmente inferiore a quella del tratto precedente, le suddette tabelle sono precedute, a distanza adeguata, da due tabelle di preavviso riportanti i valori dei nuovi limiti di velocità. La prima di queste tabelle incontrata è individuata da due barre oblique bianche, la seconda da una.
Il limite di velocità del rango P non viene mai individuato con apposito segnale ma viene desunto dall'Orario di Servizio (Fascicolo Linea). Il punto di variazione del rango P coincide sempre con un punto di variazione di velocità degli altri ranghi e pertanto viene comunque individuato sul terreno con una delle tabelle precedentemente descritte.
Ove risulta difficile esporre i segnali standard (gallerie, intervie strette, ecc.) dovranno essere usate tabelle di formato ridotto o, all'occorrenza, dovranno essere in posizione alta ma comunque visibili. In tali situazioni devono essere usate tabelle ad alto potere rifrangente.
Nelle stazioni le tabelle saranno esposte solo sui binari di corsa. Ove vi sono più linee adiacenti di cui almeno una banalizzata e i punti di variazione di velocità non coincidono, le tabelle saranno sussidiate con frecce orizzontali dello stesso colore che indicano il binario interessato.
Riprendo in questo punto una tabella già esposta nella pagina relativa ai segnali accoppiati per parlare di distanze di frenatura normali, ridotte e anormalmente ridotte. Tali valori influiscono sull'aspetto dei segnali mostrato al treno.
Tipo di
linea (Sistemi di blocco o distanziamento: tutti escluso il blocco radio) |
DISTANZE in metri (+) | |||
Normali (*) | Ridotte (§) | Anormalmente Ridotte (§) |
||
fino a | fino a | minimo assoluto | ||
Rango A: vel. max 110 km/h Rango B e sup.: vel. max 120 km/h |
Pendenza maggiore o
uguale al 10 per mille in salita |
800 | 600 | 350 |
Pendenza minore del 10 per mille in salita, linee in orizzontale o in discesa | 1000 | 600 | 350 | |
Rango A: vel. oltre 110 km/h Rango B e sup.: vel. oltre 120 km/h |
Pendenza maggiore o
uguale al 10 per mille in salita |
1000 | 600 | 350 |
Pendenza minore del 10 per mille in salita, linee in orizzontale o in discesa | 1200 | 600 | 350 |
(+): Sulle linee con Blocco Automatico a correnti codificate
(BAcc) vanno evitate, normalmente, le distanze inferiori a 900 m.
(*): Tali distanze vanno aumentate di 150 m per le linee con Blocco Automatico a
correnti codificate (BAcc).
(§):Tali distanze vanno aumentate di 100 m per le linee con Blocco Automatico a
correnti codificate (BAcc).
Nelle linee ad AV fino a 250 km/h non gestite con sistemi ERTMS/ETCS (ad esempio la linea DD Firenze - Roma), la distanza di frenatura normale è di 5400 metri (questo costituisce una normale sezione di blocco). Per l'arresto del treno che è autorizzato a viaggiare alla velocità massima di 250 km/h, si avrà la seguente sequenza di codici RSC ricevuti in macchina:
270/2 --> 270/1 (5400 metri prima) --> 270 (4050 metri prima) --> 180 (2700 metri prima) --> 75 (1350 metri prima) --> (arresto)
Nelle linee ad AV fino a 300 km/h gestite con blocco radio le sezioni di blocco sono lunghe normalmente almeno 1800 metri e per avere la "MA" (Autorizzazione al movimento) per la velocità massima di 300 km/h occorre che siano libere, davanti al treno, almeno 5 sezioni di blocco ovvero 9000 metri.
In caso di lavori alle linee ferroviarie o di anormalità alle stesse o per motivi anti-infortunistici dovuti a lavori in prossimità del binario o sui binari attigui, la velocità dei treni viene "rallentata" per un determinato tratto di linea.
I treni vengono avvisati con ordini scritti della presenza del "rallentamento" (modulo M.3) ed il tratto interessato viene segnalato con appositi segnali.
Segnali di inizio e di fine della tratta con velocità ridotta (di notte mostrano rispettivamente due luci gialle orizzontali e una luce verde) |
Il segnale di inizio del rallentamento è preceduto da un segnale di avviso a forma di esagono allungato che, di notte, mostra due luci gialle poste obliquamente. Il segnale è posto a 1000 o 1200 metri dal segnale di inizio a seconda della velocità massima ammessa nella linea.
Tale segnale di avviso porta sotto di esso o all'interno della vela stessa una tavola riportante la velocità del rallentamento da rispettare. In mancanza di indicazioni la velocità del rallentamento è a 10 km/h.
I segnali di avviso rallentamento sono preceduti da tavole di orientamento (preavviso) del seguente tipo:
Sulle linee ad AV/AC i rallentamenti non sono segnalati sul terreno.
Rallentamento su linea a doppio binario che interessa entrambi i binari
Rallentamento su linea a doppio binario che interessa un solo binario
Rallentamento su linea a semplice binario
Qualora due tratte da percorrersi a velocità ridotte diverse si susseguono (rallentamenti contigui) viene usata la segnalazione come all'esempio sottostante.
Invece qualora le due tratte da percorrersi a velocità ridotte diverse sono ravvicinate (minino 400 metri) si usa la segnalazione sottostante.
Se nella tratta fra un segnale di avviso rallentamento ed il relativo segnale di inizio esistono scambi che possono dirigere il treno su binari soggetti o meno al rallentamento, il segnale di avviso rallentamento viene sussidiato da una freccia gialla indicante la direzione dello scambio verso dove deve essere rispettato il rallentamento.
I treni diretti nelle altre direzioni non sono soggetti al rallentamento.
In questo caso i due rallentamenti devono avere uguali caratteristiche (velocità, lunghezza, indicazioni specifiche, ecc.).
Su determinate linee ad alta velocità a doppio binario in presenza di scambi o di bivi, per evitare che i treni che percorrono il proprio binario incontrino segnali di avviso rallentamento relativi al binario attiguo o alla linea che si dirama dal bivio, vengono esposti particolari segnali di avviso o inizio rallentamento con il bordo "tratteggiato" bianco-nero.
Qualora la distanza fra lo scambio ed il rallentamento è di almeno 200 metri si usa il segnale (a) corredato della relativa tavola riportante la velocità del rallentamento (ricordo che in mancanza della tavola la velocità di rallentamento è di 10 km/h) e, quindi, il segnale di inizio rallentamento normale.
Qualora la distanza è inferiore a 200 metri si usa il segnale (b) corredato della tavola indicante la velocità del rallentamento.
In questi casi i segnali di avviso e di 1ª categoria che proteggono gli scambi indicheranno una velocità (30, 60 o 100 km/h) che non deve essere superiore a quella del rallentamento.
(a) (b)