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L'alimentazione della linea aerea sulle linee tradizionali FS è di regola a 3.000 V nominali in corrente continua. Questa tensione può variare a seconda che ci si avvicini o meno ai punti di alimentazione della stessa (3600 V=) e al carico in quel momento presente (numero di locomotori a trazione elettrica in circolazione). Il valore minimo ammesso è di 2.000 V=.
Sulle linee ad AC/AV la tensione di alimentazione nominale è di 25.000 V in corrente alternata.
Quanto di seguito riportato vale specificatamente per le linee tradizionali alimentate a 3kV = salvo non diversamente indicato.
L'alimentazione avviene tramite delle "sottostazioni elettriche" o SSE che provvedono a trasformare la corrente industriale (portata da elettrodotti primari di Terna o RFI) e a raddrizzarla (trasformarla in corrente continua).
Nelle linee a doppio binario, i due binari vengono alimentati separatamente.
In stazione l'alimentazione avviene normalmente tramite la linea eccetto che nelle stazioni ove sono presenti le SSE nel tal caso l'alimentazione avviene direttamente dalla SSE.
Nelle stazioni, specie quelle medie e grandi, l'alimentazione di vari gruppi di binari avviene separatamente. Ogni gruppo di binari isolabile elettricamente dai gruppi limitrofi costituisce una "zona TE". Le zone sono individuate da colori o colori e numeri che sono riportati nei bracci orizzontali di sostegno della linea di contatto ovvero in apposite tabelle appese a tali bracci di sostegno.
Il binario di corsa "dispari" e i binari collegati elettricamente a questo sono normalmente individuati dalla zona TE "VERDE", il binario "pari" dalla zona TE "ROSSA".
Altri gruppi di binari possono essere individuati da altri colori (BLU,
MARRONE, CELESTE, ARANCIO, VIOLA o da colori e numeri CELESTE 2, VIOLA 1, ecc.).
La zona "GIALLA" è di solito riservata ai binari di scalo dove avviene il carico
e lo scarico delle merci.
Nei nuovi impianti, e soprattutto nelle linee banalizzate, si utilizza un diverso sistema di colorazione. Ciascun binario di corsa è diviso in due zone di alimentazione all'incirca all'altezza del fabbricato viaggiatori della stazione.
Per il binario di corsa dispari si utilizza il colore "CELESTE" e "CELESTE/BIANCO", per il pari "MARRONE/BIANCO" e "MARRONE". Le zone derivate da ciascun binario sono individuate da due colori di cui uno coincidente con quello del binario di corsa. Ad esempio la zona derivata dalla "CELESTE" è denominata "CELESTE/GIALLO", ecc.
Nel disegno sottostante possiamo vedere un esempio di zone TE di stazione. Sono riconoscibili le zone "ROSSA 1", "ROSSA 2", "VERDE 1", "VERDE 2", "CELESTE" e "ARANCIO". I binari disegnati in "nero" sono senza linea TE.
Le zone suddette sono alimentate direttamente dai fili provenienti dalla linea afferente alla stazione o dalla SSE oppure in derivazione dalle altre zone limitrofe. Ad esempio la zona "VERDE 2" è alimentata dal cavo proveniente dal binario dispari di linea e/o dalla zona "VERDE 1". Pertanto una contemporanea disalimentazione del binario dispari di linea e della zona "VERDE 1" comporta anche una disalimentazione della zona "VERDE 2".
In caso di disalimentazione di una zona per lavori, la stessa deve essere
messa a terra mediante due "fioretti di cortocircuito" applicati fra il cavo
della linea TE e la rotaia sottostante nella parte "messa a terra" della
stessa.
In linea entrambi le rotaie costituiscono il "ritorno" della corrente di
trazione verso la SSE (salvo l'esistenza di c.d.b. speciali non di Blocco
Automatico).
In stazione ed in presenza di c.d.b. speciali di linea, solo una delle due
rotaie costituisce il "ritorno" della corrente di stazione. Questa rotaia è
detta "messa a terra" ed è individuabile tramite i "picchetti
di termine c.d.b." dal lato
giallo
degli stessi.
I fioretti devono essere mantenuti fino al termine dei lavori e rimossi solo
immediatamente prima di far ridare tensione. Le richieste di tolta tensione e di
rialimentazione devono essere rivolte sempre alla SSE di giurisdizione.
La zona TE "GIALLA" costituisce un caso particolare in quanto interessa binari di scalo pubblico.
La tolta tensione della stessa porta automaticamente alla messa a terra del cavo di alimentazione della linea TE.
La separazione fra le varie zone TE avviene mediante "legni di sezione".
Questi sono costituiti da parti di gomma o caucciù ove sono attaccati alle due estremità i cavi delle zone TE limitrofe. I cavi stessi proseguono per un tratto parallelo ai lati del sezionatore in modo da assicurare la continuità di alimentazione di un pantografo che passa sotto l'isolatore. Ovviamente, al passaggio del pantografo le due zone vengono temporaneamente messe in collegamento.
Alcune zone possono essere isolate mediante "spazio d'aria" ovvero i cavi di due diverse zone di alimentazione si avvicinano, senza mai toccarsi o essere comunque uniti anche mediante isolatori, in modo tale che il pantografo, passando sotto di essi, li tocchi contemporaneamente.
Per separare elettricamente le linee aeree elettriche (linee TE) della stazione da quelle di linea, all'inizio della stazione, subito dopo i segnali di protezione, vengono posti due "portali" metallici dove le due condutture elettriche di contatto dei pantografi corrono, per un certo tratto, parallelamente ma senza toccarsi (sezionamento a spazio d'aria). Ovviamente il passaggio di un pantografo mette in collegamento elettrico le due condutture.
In determinati casi (guasti, lavori di manutenzione, ecc.) occorre che i treni percorrano tale tratto (di norma di 80 o 160 metri) a pantografi abbassati procedendo per inerzia. Per tale motivo è necessario individuare con chiarezza tali portali mediante delle tavole poste sui portali stessi.
In determinati punti della linea elettrica può essere necessario
ordinare al macchinista di abbassare i pantografi (o "archetti" o "trolley") per
presenza di posti di cambio tensione (linee ad AC/AV), di un isolatore
particolare, di un tratto difettoso o per termine della linea elettrica.
Tali punti sono individuati dal seguente segnale posto a 50 metri dall'inizio
del tratto da percorrere a pantografi abbassati.
Tale segnale, specie se posto in piena linea o sui binari di corsa delle stazioni, è preceduto ad almeno 500 metri dal segnale di preavviso.
Il termine del tratto da percorrere a pantografi abbassati è segnalato dal seguente segnale.
Se il tratto da percorrere a pantografi abbassati è fra due sezioni di linea alimentate con tensioni differenti (linee ad AC/AV), il segnale di abbassamento archetti è integrato da una tabella indicante la nuova tensione nel tratto a valle.
I posti di cambio tensione sono indicati nell'orario di servizio (FL).
Sulle linee ad AC/AV i segnali di alzamento ed abbassamento archetti sono di dimensioni maggiori rispetto a quelli utilizzati nelle altre linee.
Abbassamento pantografi notificato ai treni
Abbassamento pantografi improvviso non ancora notificato ai treni
Alcuni tratti della linea elettrica possono essere isolati
elettricamente e non alimentati in maniera permanente in particolare quando si
deve separare alimentazioni elettriche di diverse amministrazioni ferroviarie
(stazioni in comune con linee ferroviarie concesse o stazioni di confine in
comune con reti ferroviarie estere). Qualora la tensione utilizzata sia
sempre la stessa e gli isolatori utilizzati permettano il passaggio del
pantografo in presa, in questi tratti non occorre che il macchinista abbassi i
pantografi ma solo che disinserisca i carichi del locomotore (motori,
compressori, ecc.).
Tali tratti sono preceduti dal segnale di inizio tratto neutro (i segnali con le
frecce sono posti in precedenza a scambi e indicano la direzione interessata al
tratto neutro).
La termine del tratto neutro è indicata dal seguente segnale.
Esempio di segnalazione di un tratto neutro
Il segnale di inizio tratto neutro non è di norma preceduto da segnale di preavviso.
Sulle linee ad AC/AV sono previsti tratti neutri per separare tratti di linea con fasi differenti. I posti di cambio fase sono indicati nell'orario di servizio (FL). Il relativo segnale di inizio tratto neutro è preceduto a distanza non inferiore a 500 metri dallo speciale segnale di preavviso
I segnali dei tatti neutri sono più grandi di quelli utilizzati nelle linee classiche.
Sulle linee tradizionali per linee attrezzate con ETCS L2 senza segnali fissi luminosi, si utilizzano le seguenti tabelle previste dalle normative europee.
Segnale di abbassamento archetti, preceduto a 500 metri dal
Segnale di preavviso, e seguito al termine del tratto da percorrere con pantografi abbassati, dal segnale di
Alzamento pantografi.
Per indicare un tratto neutro si espone il segnale di
inizio tratto neutro, preceduto a 500 metri dal segnale di
Preavviso tratto neutro, e seguito al termine del tratto stesso dal segnale di
Fine tratto neutro
Per l'individuazione, i portali sono numerati progressivamente da 1 a 4 ovvero: 1 e 2 sono i due portali incontrati dal treno entrando nella stazione, 3 e 4 sono i due portali incontrati in uscita. Pertanto il portale 1 viene chiamato 4 per i treni che percorrono la linea in senso inverso, e così via.
Nelle stazioni poste all'uscita di una galleria, la parete della galleria stessa può fare da sostegno alle condutture della linea TE e pertanto costituisce un portale. In questo caso la parete della galleria è pitturata con un bordo bianco e nero.