Questa pagina è a cura dell'Ing. Cristiano Zenato
Introduzione
Le più diffuse tipologie di manovra elettrica da segnale semaforico utilizzate nella nostra Rete Ferroviaria nel corso degli anni sono state sostanzialmente tre:
Gli ultimi due tipi di manovra hanno peraltro avuto una diffusione alquanto limitata rispetto al primo; in questa sezione verrà analizzato il funzionamento della sola Manovra tipo FS.
Nella manovra elettrica per segnale semaforico tipo FS – conosciuta anche come Manovra ex-I.V.E.M. (acronimo di Industrie Vicentine Elettro Meccaniche, che cessarono l’attività produttiva aziendale negli anni ‘80) - il movimento dell’ala viene impresso mediante un motore elettrico contenuto entro un’apposita cassa unitamente ad altri dispositivi necessari alla manovra; lo slot, o «consenso elettromeccanico» consistente nella generalità dei casi in un elettromagnete opportunamente disposto che permette la manovra del segnale solo quando le proprie bobine risultano percorso da corrente elettrica, è incorporato quasi sempre nella medesima cassa di manovra.
Quest’ultima consta di un involucro scatolare di forma parallelepipeda con la base e la parete posteriore realizzati con una fusione di ghisa, mentre le pareti laterali ed il frontale sono asportabili per l’accesso interno e sono costruiti in lamiera di ferro.
Viene ora descritto il principio di funzionamento della cassa di manovra da segnale semaforico sulla base del testo del volume C.I.F.I. “Impianti di sicurezza” del 1962, dove in nero sono riportati i riferimenti letterali originali dello schema tratto dalla medesima opera, mentre in rosso sono riportati quelli aggiunti da me per poter illustrare il cinematismo in maniera più dettagliata rispetto al testo originale.
Data la relativa complessità ed articolazione della descrizione del meccanismo, per una migliore comprensione si consiglia vivamente di tenere sempre sott’occhio la figura (magari stampandola) mentre si effettua la lettura del testo.