Il Telecomando punto-punto ed il D.C.O. CTC

I contenuti della pagina sono aggiornati al 26.06.2005.

 

Gli esempi di queste pagine fanno riferimento ad un sistema di telecomando "punto-punto"
le cui norme coincidono, per massima parte, con quelle del DCO.
Le differenze o le peculiarità del sistema DCO vengono evidenziate di volta in volta nelle varie pagine.

 

Il sistema di Telecomando "punto-punto" ed il sistema del CTC (controllo del traffico centralizzato) costituiscono una particolare branca della normativa di esercizio regolata dalle D.E.T. (disposizioni per l'esercizio in Telecomando).

In questo sito per il momento non trattiamo delle linee esercitate con il nuovo Sistema di Comando e Controllo (SCC).

I due sistemi sono sostanzialmente simili. Il CTC/DCO telecomanda una intera linea o tratto di linea, nel "Telecomando punto-punto" una stazione, detta posto centrale, telecomanda di norma un'altra stazione o bivio detti posti satellite. A volte è ammesso anche il telecomando di due posti o più.

Nelle pagine che seguono parleremo dettagliatamente del sistema di Telecomando punto-punto, tenendo conto che quasi tutte le regole di tale sistema sono quelle del CTC/DCO. I casi particolari dei due sistemi verranno evidenziati di volta in volta.

Per le descrizioni degli apparati utilizzeremo un apparato di telecomando punto-punto.

Si inizia parlando del sistema di telecomando in generale.

Si passa a descrivere la tastiera del sistema di telecomando di un telecomando punto-punto e la tastiera di un sistema CTC/DCO nonché i vari comandi impartibili nel sistema di telecomando punto-punto. 

Viene descritto quindi dettagliatamente il monitor del sistema. La descrizione delle varie ripetizioni, essendo particolarmente lunga, è stata suddivisa in più pagine. Il link precedente fa riferimento alla prima pagina.

Descriviamo quindi come comandare l'itinerario di un treno nel posto satellite, come avviene la liberazione dell'itinerario al passaggio del treno e come fare per annullare un comando d'itinerario precedentemente impartito prima del passaggio del treno.

 

 

Principi del sistema

Il sistema di telecomando del DCO o il sistema di telecomando punto-punto  è composto da un posto centrale (P.C.) e da uno o più posti satellite (P.S.).

Il posto satellite  è gestito tramite un apparato A.C.E.I. e le linee ad esso afferenti sono munite di sistema di distanziamento con blocco automatico o conta-assi. Tali apparati garantiscono la sicurezza dell’esercizio.

Attualmente i sistemi di distanziamento un uso sono:

• per le linee a doppio binario: il blocco automatico banalizzato con ripetizione dei segnali in macchina;
• per le linee a semplice binario: il blocco automatico o il blocco conta-assi.

Gli impianti satellite sono normalmente impresenziati e telecomandati a distanza dal P.C..

Il telecomando è realizzato mediante una coppia di elaboratori ed un sistema di trasmissione dati su cavo telefonico. Gli elaboratori “dialogano” tra di loro mediante dei modem ovvero degli apparati che convertono i segnali digitali degli elaboratori in segnali sonori trasportati dai cavi telefonici (modem: modulatore – demodulatore).

Nel posto centrale  pertanto esiste un elaboratore ed un modem nonché uno o più  monitor oppure un quadro luminoso (Q.L.), simile a quello degli A.C.E.I., ed una tastiera per la trasmissione dei comandi.

I computer di connessione sono duplicati pertanto in realtà esiste un elaboratore principale (normale “N”) ed uno di riserva (riserva “R”).

Analogamente nel posto satellite esiste un modem ed un elaboratore collegato con l’A.C.E.I..

Il guasto dell’elaboratore del posto centrale viene rappresentato con un allarme detto Allarme Rosso  mentre il guasto dei modem o delle linee di trasmissione dati viene rappresentato dall’Allarme Giallo.

I comandi vengono digitati nella tastiera  del P.C. dal Dirigente Centrale Operativo (DCO) o dal Dirigente Posto Centrale  (D.P.C.) che assumono la dirigenza movimento anche dei posti satellite, pertanto i posti satellite sono sempre da considerarsi abilitati.

Il comando viene inviato al posto satellite, eseguito sull’A.C.E.I., quindi ritorna al posto centrale il controllo dell’esecuzione del comando. Durante il tempo necessario fra l’invio del comando ed il ritorno del controllo d’esecuzione, nel monitor o sul Q.L. gli enti interessati assumono l’aspetto di attesa controllo.

 

Concetti fondamentale per i sistemi di telecomando C.T.C. (i nuovi sistemi S.C.C. non sono ancora trattati in questo sito):

l'invio dei comandi da tastiera ed il ricevimento dei controlli su Q.L. o su monitor avvengono tramite trasmissione dati via modem e cavi telefonici. Tale tipo di trasmissione non garantisce al 100% la sicurezza dell'esercizio pertanto:

• solo se si ha l'apertura (disposizione a via libera) del segnale relativo all'itinerario comandato si ha la certezza che tutti gli enti di stazione e di linea siano regolarmente funzionanti;
• tutto quello che si vede sul Q.L. o sul monitor del D.P.C./DCO non può essere preso in considerazione per effettuare movimenti a via impedita in sicurezza come si fa nelle stazioni non telecomandate;
• solo la ripetizione di alcuni enti di stazione (deviatoi, PL, FDe, punti origine, ecc.) può essere ritenuta valida a seguito di esecuzione di un comando speciale di "RICONTROLLO". In alcune situazioni questo comando deve essere dato anche due volte di seguito. (nelle pagine successive vedremo di volta in volta quando serve);
• proprio a causa di questa incertezza intrinseca del sistema alcuni comandi ACEI non possono essere trasmessi a distanza (TBD, TcD, ecc.), anche poiché tali comandi presuppongono una preventiva visita sul posto all'ente guasto prima del loro uso, pertanto se occorre la necessità, si deve presenziare il posto satellite ed eseguire i comandi dall'ACEI locale;
• lo stato delle sezioni di blocco e degli enti di linea (PL di linea) non è mai riscontrabile dal Q.L./monitor del D.P.C./DCO, pertanto qualunque movimento a via impedita in partenza dai posti telecomandati deve avvenire considerando il blocco guasto (salvo casi in cui il Capotreno - e solo lui, mai il macchinista - possa confermare dall'ACEI locale l'esistenza della via libera di blocco o dei controlli dei PL di linea).