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Per lo svolgimento della circolazione dei treni e dell'esercizio ferroviario sono individuate una serie di attività di sicurezza fra cui quella di "Gestione della Circolazione".
La circolazione dei treni è gestita, nelle stazioni ed in linea, dai Regolatori della Circolazione (RdC) e cioè:
In quasi tutte le linee a locale dirigenza la gestione della circolazione da parte dei DM viene "coordinata" da un "Dirigente Centrale" (DC) che regola la circolazione della linea dando disposizioni organizzative ai DM delle varie stazioni in particolare per l'effettuazione di precedenze, incroci, ecc. nonchè provvede a diramare a diramare alcuni avvisi come l'effettuazione di treni straordinari, la soppressione di treni programmati, la circolazione di trasporti eccezionali, ecc..
Sia le stazioni presenziate da DM sia quelle telecomandate dal DCO (impresenziate o presenziate da apposito incaricato) sono dette "abilitate al movimento" (o semplicemente "abilitate"). Una stazione "abilitata" può normalmente svolgere precedenze fra treni, manovre e, sulle linee a semplice binario, incroci fra treni.
Quando una stazione, su linea a dirigenza locale, è gestita da un agente con qualifica di "deviatore", questa viene detta "disabilitata". In essa non si possono effettuare incroci, precedenze o manovre. L'impianto svolge solo la funzione di distanziamento dei treni ed, eventualmente, servizio viaggiatori. L'agente che presenzia la stazione è detto "Agente di guardia" o, sulle linee ancora gestite con Blocco Elettrico Manuale, "Guardablocco".
Alcune linee sono normalmente chiuse al servizio commerciale e classificate come "linee turistiche" per la circolazione di "treni storici" . Su tali linee la gestione della circolazione può essere ancora effettuata da un "Dirigente Unico" (DU) che provvede a gestire più stazioni. Tale sistema è ormai praticamente "estinto" sulle linee gestite da RFI normalmente aperte all'esercizio.
Riguardo alle linee ed agli impianti comandati a distanza (Posti Periferici o PP), questi possono essere distinti, ai fini della tecnologia applicata, come segue:
Le linee munite di ACCM/SCC-M rappresentano attualmente il massimo della tecnologia. Gli impianti sono comandati a distanza dal PCM. Nel PCM è possibile vedere con assoluta sicurezza lo stato degli enti di ogni impianto della propria giurisdizione e di inviare tutti i comandi necessari per gestire la circolazione e le anormalità nei posti telecomandati come se il DCO fosse il DM del Posto Periferico.
Nelle linee comandate a distanza tramite sistema CTC, la sicurezza della circolazione è comunque garantita dagli apparati di sicurezza e di blocco delle varie stazioni e della linea, nelle linee con SCC e con ERTMS i sistemi di telecomando di tali apparati sono realizzati con le più recenti tecnologie che offrono maggiore affidabilità e pertanto permettono una gestione più semplificata in caso di guasti agli apparati di stazione e di linea aumentando la regolarità della circolazione. Le tecnologie SCC e ERTMS permettono la gestione a distanza di un grande bacino di traffico.
L'ACCM, per la sicurezza data dalla tecnologia specifica, sta soppiantando i sistemi di comando a distanza tipo CTC o è in fase di istallazione nelle linee ancora gestite a dirigenza locale in particolare in quelle ove sono in opera impianti che, per quanto sicuri, sono oramai desueti.
Anche sulle linee a dirigenza locale alcuni impianti possono essere impresenziati e comandati a distanza dal DM di una stazione limitrofa. In tal caso di parla di telecomando punto-punto e il DM della stazione limitrofa assume le funzioni di Dirigente Posto Centrale (DPC). Tali telecomandi sono realizzati con tecnologia CTC o CTC evoluto.
Sulla rete possono essere presenti ancora alcuni impianti (di solito bivi, posti di passaggio dal doppio al semplice binario, ecc.) gestiti da un sistema di comando a distanza di vecchio tipo costituito in realità dalla remotizzazione di alcune funzioni dell'apparato centrale elettrico dell'impianto nella più vicina stazione. Il DM di tale stazione può quindi effettuare alcune operazioni nell'impianto remoto (comandi di itinerario, manovra deviatoi, verifica stato circuiti di binario, sezioni di blocco, controllo deviatoi, ecc.) ma non può effettuare tutte le funzioni di emergenza sugli enti dell'impianto remoto (alcune di queste devono essere effettuate solo sull'apparato del posto). Tali impianti sono sempre definiti come "telecomandati" o "comandati da remoto". In tali imianti non si applicano le norme degli impianti comandati a distanza da DCO o DPC. Gli impianti non sono evidenziati nei Fascicoli Linee con l'apposito simbolo previsto dalla Prefazione Generale all'Orario di Servizio ma sono individuati con una specifica annotazione riportata sul Fascicolo Stesso. Sempre in tali impianti non si usano pertanto i moduli di prescrizione previsti per le linee telecomandate ma quelli per le linee a dirigenza locale.
In Italia, sulla rete gestita da RFI, sulle linee a doppio binario i treni circolano normalmente sul binario di sinistra.
Le linee a doppio binario possono distinguersi in:
Le modalità di circolazione dei convogli ferroviari sulle linee e nelle stazioni sono stabilite dal Regolamento per la Circolazione Ferroviaria e recepite ne Regolamento per la Circolazione dei Treni (RCT).
Il RCT distingue i seguenti tipi di circolazione di convogli ferroviari:
Costituisce un treno qualunque convoglio (mezzo di trazione con o senza veicoli) che viaggia da una località di servizio ad un'altra ed a cui è stata assegnata una velocità specifica di marcia per ogni tratto di linea che percorre determinata sia dalla linea percorsa, sia dalle caratteristiche tecniche del convoglio.
La qualifica di treno viene assunta all'atto della partenza dalla stazione di origine, viene mantenuta nelle stazioni intermedie di fermata, e termina all'atto dell'arrivo (arresto completo) nella stazione di termine corsa.
Qualunque ulteriore movimento che avvenga nelle stazioni di sosta intermedie viene classificato come manovra.
Qualunque movimento di un convoglio all'interno di una località di servizio viene classificato manovra. Ovviamente la fase di arrivo o di partenza di un treno all'interno del posto di servizio non sono da classificarsi manovre. Lo spostamento fra fasci di binari distinti di una località di servizio può avvenire anche con le stesse modalità previste per la circolazone dei treni.
Per la manutenzione delle linee (armamento, linea elettrica TE, ecc.) vengono utilizzati mezzi speciali in genere denominati "mezzi d'opera".
I mezzo d'opera possono circolare:
Ogni treno è individuato univocamente da un numero (eventualmente seguito dalle sigle "ante", "bis", "ter" o "quater") e da una data di effettuazione.
I treni vengono numerati in base al seguente schema:
Tipo treno | Da | A |
---|---|---|
Treno viaggiatori | 1 | 37799 |
" " | 87000 | 89999 |
" " | 90000 | 99999 |
Treni merci nazionali TME (velocità di impostazione da 100 a 140 km/h) | 37800 | 37999 |
Convogli merci ordinari effettuati con mezzi di manovra | 39500 | 39999 |
Treni merci internazionali | 40000 | 49999 |
Treni merci internazionali deviati per interruzioni, ecc. | 69800 | 69999 |
Tren merci nazionali | 50000 | 69799 |
Treni merci nazionali straordinari | 70000 | 86999 |
Treni di servizio (treni di locomotive isolate) | 38000 | 39499 |
In dettaglio:
Tipologia | Categoria | Classificazione | Percorso | Fascia numerica |
---|---|---|---|---|
Treno viaggiatori | ordinario | EC (diurno) | internazionale | 1 - 199 |
" " | " " | EN (notturno) | internazionale | 200 - 499 |
" " | " " | IC | interno | 500 - 999 |
" " | " " | periodici | interno | 1000 - 1299 |
" " | " " | EN autocuccette | internazionale | 1300 - 1499 |
" " | " " | IC (comprese le autocuccette) | interno | 1500 - 1599 |
" " | " " | IC con sole carrozze letto e cuccette | interno | 1900 - 1999 |
" " | " " | EC effettuati con materiale AV | internazionale | 9000 - 9299 |
" " | " " | ES (treni AV) | interno | 8000 - 8999 |
" " | " " | ES (treni AV) | interno | 9300 - 9999 |
" " | " " | Treni di agenzia | interno | 13000 - 13999 |
" " | " " | Regionali e Metropolitani | interno | 1600 - 1899 |
" " | " " | " " | interno | 2000 - 7999 |
" " | " " | " " | interno | 10000 - 12999 |
" " | " " | " " | interno | 16000 - 19999 |
" " | " " | " " | interno | 20000 - 26999 |
" " | " " | " " | interno | 90000 - 92999 |
" " | " " | Materiale vuoto viaggiatori a lunga percorrenza | interno | 27000 - 27299 |
" " | " " | Materiale vuoto viaggiatori treni regionali | interno | 27300 - 29999 |
Convoglio viaggiatori | " " | Convogli di materiale vuoto viaggiatori (tradotta) | interno | 30000 - 30099 |
Treno viaggiatori | " " | Riservato per treni viaggiatori | interno | 14000 - 15999 |
" " | " " | " " | interno | 93000 - 99999 |
" " | straordinario | " " | interno | 31000 - 31999 |
" " | " " | " " | interno | 37000 - 37799 |
" " | " " | " " | interno | 87000 - 89999 |
" " | ordinario | Riservato per treni viaggiatori deviati per interruzioni programmati di linee |
interno | 30100 - 30999 |
" " | " " | " " | interno | 32000 - 36999 |
Treno merci | - - | TEC (traffico combinato) | internazionale | 40000 - 41999 |
" " | - - | TEC autostrada viaggiante via Brennero | internazionale | 43200 - 43249 |
" " | - - | TEC autostrada viaggiante via Tarvisio | internazionale | 43250 - 43299 |
" " | - - | TEC autostrada viaggiante via Modane | internazionale | 43300 - 43399 |
" " | - - | TEC autostrada viaggiante via Chiasso | internazionale | 43500 - 43599 |
" " | - - | TEC autostrada viaggiante via Domodossola | internazionale | 43600 - 43649 |
" " | - - | TEC (traffico combinato) | internazionale | 43700 - 43799 |
" " | - - | TEC autostrada viaggiante via Brennero | internazionale | 43800 - 43899 |
" " | - - | TEC (traffico combinato) | internazionale | 43900 - 43999 |
" " | - - | EUC (traffico diffuso) | internazionale | 44000 - 46299 |
" " | - - | MRI (traffico convenzionale) | internazionale | 46300 - 46499 |
" " | - - | MRI da/per Chiasso Smist. senza proseguimento immediato | internazionale | 46500 - 46649 |
" " | - - | MRI (traffico convenzionale) | internazionale | 46700 - 49999 |
" " | - - | MRI (traffico convenzionale) | internazionale | 46300 - 49999 |
" " | ordinari | TME (velocità da 100 a 140 km/h) | interno | 37800 - 39999 |
" " | " " | merci trainati da mezzi di manovra | interno | 39500 - 39999 |
" " | " " | altri treni merci (TCS, TC, MRS, MI, MRV, MT, TRA) | interno (*) | 50000 - 59999 |
" " | " " | " " | interno | 60000 - 69799 |
" " | " " | Riservato per treni merci internazionali deviati per interruzioni programmati di linee |
internazionale | 69800 - 69999 |
" " | straordinari | senza classifica | interno | 70000 - 86999 |
(*) La seconda, la quarta e la quinta cifra individuano l'unità periferica di origine del treno come da tabella seguente.
Unità periferica | 1ª cifra | 2ª cifra | 3ª cifra | 4ª e 5ª cifra |
---|---|---|---|---|
Torino | 5 o 6 | 0 |
categoria 0: TCS 1,2: TC 3,4: MRS 5: MI 6: MRV 7,8: MT 9: TRA |
00 - 99 |
Milano | 1 | 00 - 99 | ||
Verona | 2 | 00 - 99 | ||
Venezia | 3 | 00 - 49 | ||
Trieste | 3 | 50 - 99 | ||
Genova | 4 | 00 - 99 | ||
Bologna | 5 | 00 - 99 | ||
Firenze | 6 | 00 - 49 | ||
Ancona | 6 | 50 - 99 | ||
Roma | 7 | 00 - 49 | ||
Napoli | 7 | 50 - 99 | ||
Bari | 8 | 00 - 49 | ||
Reggio di Calabria | 8 | 50 - 99 | ||
Palermo (**) | 9 | 00 - 59 | ||
Cagliari (**) | 9 | 60 - 99 | ||
(**): esclusa la fascia da 69800 a 69999. |
Qualunque comunicazione telefonica fra stazioni, o fra agenti di una stessa stazione che lavorano in fabbricati diversi, e riguardante la circolazione dei treni, avviene tramite telefono e viene trascritta su appositi registri detti "protocolli telefonici". Dette comunicazioni sono chiamate "comunicazioni registrate" (o anche dispacci).
Tutte le comunicazione scambiate con gli RdC vengono registrate. In tal caso
determinati tipi di comunicaizoni registrare possono essere trasmetti mediante "comunicazione
verbale registrata" e pertanto non necessitano di trascrizione nei protocolli
telefonici ma in dei "brogliacci".
Fra due stazioni i treni vengono distanziati tenendo conto delle loro capacità di fermarsi in precedenza di un ostacolo o di un segnale ferroviario che imponga l'arresto (segnale disposto a via impedita).
Il tratto di linea fra due stazioni viene suddiviso in una o più "sezioni" dette sezioni di blocco. Ogni sezione di blocco è protetta da segnali di 1ª categoria come di seguito indicato a seconda del sistema di distanziamento utilizzato.
I sistemi di distanziamento dei treni normalmente usati sono i seguenti:
il blocco "radio" (BRA) per linee AC/AV con sistema ERTMS ETCS/L2: i treni vengono distanziati fra:
Il blocco radio è costituito da
dispositivi elettrici simili ai
circuiti di binario
uniti a particolari "boe" poste sul binario che permettono la
suddivisione del tratto di linea fra due posti di servizio in modo da
sfruttare al massimo la capacità di circolazione di una linea. Gli
ordini di marcia vengono impartiti, invece che con segnali luminosi,
mediante Autorizzazioni al Movimento (MA) che pervengono direttamente
nel posto di guida del mezzo di trazione. Tali MA possono terminare in
corrispondenza di un segnale virtuale imperativo. Il termine
"imperativo" indica che in assenza di MA il treno non può mai superare
tale segnale senza aver ricevuto specifica autorizzazione del DCO.
Anche su queste linee ogni sezione deve essere lunga abbastanza da
garantire la distanza di frenatura fra un segnale imperativo e l'altro.
Normalmente le sezioni di blocco radio hanno una lunghezza di circa 1800
metri.
il blocco elettrico "conta-assi" (B.ca): i treni vengono distanziati fra:
Il blocco elettrico conta-assi è costituito da un'apparecchiatura che "conta" il numero degli assi del treno che entrano nella sezione di distanziamento e il numero di quelli che escono. Se la differenza è nulla la sezione viene considerata libera e viene permesso l'invio di un nuovo treno altrimenti la sezione resta "occupata" ed occorre azionare dei dispositivi di soccorso per liberarla dopo aver accertato che la tratta è effettivamente libera da treni.
Sulle linee gestite con blocco elettrico conta-assi possono esistere in piena linea dei posti di blocco intermedi (segnali di 1ª ctg. utilizzati per il segnalamento dei treni) impresenziati detti appunto Posti di Blocco Impresenzianti (PBI).
il blocco elettrico "automatico" (B.A.): i treni vengono distanziati fra:
Il blocco elettrico automatico è costituito da dispositivi elettrici (simili ai circuiti di binario di stazione) che rilevano la presenza di rotabili su un determinato tratto di binario. In piena linea possono essere posti dei segnali di blocco intermedi (di 1ª ctg.) impresenziati detti Posti di Blocco Automatico (PBA) che permettono la suddivisione del tratto di linea fra due stazioni in modo da sfruttare al massimo la capacità di circolazione di una linea. Ogni sezione deve essere lunga abbastanza da garantire la distanza di frenatura fra un "segnale di blocco" e l'altro (salvo casi particolari per linee metropolitane come il passante di Milano).
Su alcune linee della rete a scarso traffico o in attesa di ammodernamento sono ancora in uso il seguenti sistemi di distanziamento oramai da considerarsi "desueti" e per tanto in via di sostituzione:
Il BEM è costituito da particolari apparecchiature elettromeccaniche manovrate dall'agente in servizio (dirigente, deviatore, guardablocco, ecc.) detti "istrumenti di blocco". Mediante tali "istrumenti" viene richiesta al posto successivo l'autorizzazione (consenso) per l'invio del treno. Una volta dato il consenso questo non può essere concesso nuovamente fino a quando il treno non giunge nel proprio posto di servizio ed attiva dei particolari dispositivi che "liberano" l'apparecchiatura di blocco.
Sulle linee gestite con blocco elettrico manuale possono esistere Posti di Blocco Intermedi (PBI) presenziati muniti di segnali di 1ª categoria preceduti da avviso con la sola funzione di distanziare ulteriormente i treni fra due stazioni ed aumentare la capacità di una linea. Tali posti sono normalmente presenziati da "Guardablocco" ma possono essere resi impresenziabili.
Solo sulla linea di confine Nova Gorica - Gorizia C.le, gestita con normativa RFI, il i treni vengono distanziati fra due stazioni "abilitate" (o, meglio, fra il segnale di partenza di una stazione abilitata ed il segnale di protezione della successiva stazione abilitata) mediante "dispacci" telefonici con formule particolari (blocco "telefonico") .
In caso di guasto dei sistemi di blocco elettrico o blocco radio questi possono essere sostituiti temporaneamente dal:
La stazione che fa partire (mette in circolazione) un treno, provvede a consegnare al macchinista ed al capotreno degli ordini scritti relativi alla propria marcia. In particolare viene notificato con appositi moduli (tali elenchi non sono esaustivi):
Per la notifica delle prescrizioni ai treni, ove non previsti appositi moduli prestampati, si fa uso del modulo generico M.40.